L'esito dell'incontro a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico, sullo stabilimento di Melfi (Potenza) della Lasme è stato commentato in Basilicata da amministratori, uomini politici e sindacalisti. Per il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, “è necessario stare nel confronto che si è aperto, lavorando per difendere le produzioni e il lavoro in Basilicata. Parallelamente è necessario aprirne uno anche nelle sedi istituzionali (ad esempio nella conferenza Stato-Regioni) sui temi dell’industria e sulla presenza della Fiat nel Mezzogiorno. Il Sud – ha concluso Lacorazza – deve tornare ad essere una priorità dell’Italia”. Il segretario regionale della Fiom, Giuseppe Cillis, in una dichiarazione, si è detto “sufficientemente soddisfatto dell’esito dell’incontro perchè l’azienda ha abbandonato l’idea di chiudere lo stabilimento di Melfi. Tutti, Ministero, Regioni e sindacati, comunque devono continuare a impegnarsi affinchè si possano assicurare nuove produzioni e quindi nuovi posti lavori nella fabbrica lucana”. La Uil e la Uilm della Basilicata, in una nota congiunta, hanno definito “interlocutoria la riunione al Ministero. E’ importante valutare oggettivamente il percorso proposto dal Ministero che prevede nel prossimo incontro la presentazione di un piano industriale dove emergano chiaramente le prospettive di riutilizzazione del sito e di ricollocazione dei lavoratori, con la sospensione della procedura di mobilità fino alla data del prossimo incontro. Esprimiamo – hanno concluso Carmine Vaccaro (segretario regionale Uil) e Vincenzo Tortorelli (segretario provinciale di Potenza Uilm) – cauto ottimismo”.Il consigliere regionale Emilia Simonetti (Prc), in una nota, ha detto che “il ritiro della mobilità per i lavoratori della Lasme, con il conseguente ricorso alla cig, è un primo risultato dell’eroica lotta operaia ma è evidente che l’obiettivo centrale resta quello della ripresa della produzione e con essa del ritorno in fabbrica per tutti i 174 lavoratori perchè è quello che gli stessi lavoratori vogliono e non certo strumenti di ammortizzatori sociali. Ora si tratta di continuare la mobilitazione utilizzando nel migliore dei modi il sia pur breve periodo che ci separa al prossimo incontro del 16 settembre – ha concluso Simonetti – per incalzare la proprietà a definire un piano industriale”.Il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe, ha detto che è “necessario che la stessa Fiat intervenga affinchè si possa continuare le produzioni della Lasme 2 nell’area industriale di Melfi. Confermiamo, invece, un giudizio assai negativo sul comportamento della proprietà della Lames che ha prodotto, anche con operazioni al limite del falso in bilancio, la messa in liquidazione di Lasme 2 e realizzerà attività di mera speculazione edilizia nel territorio di Chiavari. La decisione di portare in perdita evidente l’azienda ci sembra volontaria, come ci sembra quantomeno sospetto il comportamento del collegio dei revisori che nella relazione al bilancio si limita a riportare fedelmente la decisione presa dall’azienda senza esprimere alcun giudizio di merito, compito al quale l’organo è chiamato, altrimenti – ha concluso – non se ne comprende l’esistenza e la funzionalità”. Per il segretario generale regionale della Cisl, Nino Falotico, “il vertice di oggi non poteva essere risolutivo perchè la proprietà non era nelle condizioni di presentare una controproposta ai sindacati, ma aver scongiurato la dismissione della fabbrica di Melfi è un primo, anche se parziale risultato, che andrà verificato in sede di presentazione del nuovo piano industriale”. Secondo il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, “la trattativa ha preso un abbrivio positivo, si tratta di un passo importante perchè adesso esiste un comune impegno per salvare lo stabilimento. Abbiamo tirato per i capelli un’azienda che qualcuno dava già per morta, ora attendiamo il progetto industriale che la proprietà della Lasme si è impegnata a presentare per esprime un giudizio”.In una nota congiunta, il coordinatore regionale del Pdl, sen. Guido Viceconte, e il capogruppo di Fi-Pdl nel Consiglio regionale, Nicola Pagliuca, hanno espresso soddisfazione per l’obiettivo raggiunto nella prima riunione tenutasi presso il Ministero per lo Sviluppo economico riguardo alla crisi della Lasme. Per questo, ringraziano il Ministro Claudio Scajola ed i suoi uffici per l'apporto sostanziale che per il prossimo 16 settembre, data nella quale è prevista la prossima riunione del tavolo, fa auspicare un risultato finalmente positivo. L’aver tenuto una posizione forte e coesa di tutti i soggetti istituzionali, fino a livello nazionale, ivi inclusi i sindacati, è stato fondamentale per realizzare questo primo significativo obiettivo. Siamo convinti – hanno concluso Viceconte e Pagliuca - che il Ministro Scajola, sempre sensibile alle questioni lucane, saprà mettere in campo ogni utile azione sia nei confronti dell’azienda che della Fiat affinchè si possa scongiurare la chiusura del sito industriale”.
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