domenica 27 settembre 2009

Proposta INDECENTE

Ancora un nulla di fatto, questo è quanto è emerso dall'incontro avvenuto Mercoledì scorso presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il piano industriale che la Lames ha presentato è stato una vera e propria presa in giro, tant'è che il piano presentato prevede il reimpiego di 35 unità, per la produzione dei soli carrier, da dislocare presso un altro capannone nella zona industriale di San Nicola di Melfi, e forse, come dice il Ministero di qualche altra decina di lavoratori se la Lames o chi per lei decidesse di suo buon cuore di produrre gli alzacristalli della grande punto, si perchè i sig.Pellegri indendono vendere l' attuale stabilimento per intascare un pò di soldi, lo vendono a soli 12 milioni di euro.
Ma con quali soldi è stato costruito questo capannone, ve lo siete mai chiesto?
Bè la risposta è semplice, con i soldi della regione Basilicata, ora il fantomato imprenditore è libero di venderlo e fare così un pò di soldi, FACILE FARE L'IMPRENDITORE COSI'.
Si è previsto, sempre presso il Ministero, anche un piano di reindustrializzazione, che racchiuso in parole povere, dovrebbe venire, forse come una manna dal cielo, un altro imprenditore, che sovvenzionato nuovamente dalla regione Basilicata, dovrebbe acquistare nuovamente il capannone, ( COSi' LA REGIONE QUEL CAPANNONE E COME SE LO COSTRUISSE DUE VOLTE ) ed assumere il 50 % degli operai che rimarrebbero a casa, fino ad un ipotetico riassorbimento totale.
Ora le domande sono:
  1. Per quanto tempo la FIAT utilizzerà i carrier, forse fino ad esaurimento degli attuali modelli, e se così fosse i 35 operai che i Pellegri intendono riassorbire cosa faranno, resteranno nuovamente senza lavoro?
  2. Forse l'attuale proposta è dettatta dal fatto che attualmente non sono in grado di produrre i carrier?
  3. Chi è quell'imprenditore che viene ad investire nella nostra area industriale, e putacaso avrebbe bisogno di circa 70 operai?

ALLORA NOI DICIAMO BASTA A QUESTE PRESE PER I FONDELLI, RESPINGIAMO VIVAMETE QUESTA PROPOSTA SE COSI' SI PUO' DEFINIRE.

Il ministero e la Regione Basilicata hanno l'obbligo di schierarsi dalla nostra parte e non solo dalla parte dei fandomatici imprenditori.

Vogliamo la garanzia del lavoro e non molleremo fino a quando essa non ci varrà data, la nostra lotta continua e saremo nuovamente a Roma a gridarlo a gran voce il giorno 30 Settembre.

Inoltre una manifestazione sarà organizzata domani Lunedì 28 Settembre davanti i cancelli della SATA di Melfi.

lunedì 21 settembre 2009

Sensibilizzare l'opinione pubblica

Nella giornata di ieri 20 Sett. è stato effettuato un piccolo presidio presso la Villa Comunale della Città di Melfi al fine di sensibilizzare la cittadinanza al problema che oggi attanaglia la Lasme ma che domani potrebbe interessare l'intero comprensorio di San Nicola di Melfi.
Uno degli slogan che ha caratterizzato la giornata, utile anche alla raccolta fondi, cita:
" LE LOTTE CHE SI PERDONO SONO QUELLE CHE NON SI FANNO"
La dice lunga sul proseguio della nostra battaglia che terminerà solamente quando avremo raggiunto il nostro obbiettivo:
LA RIAPERTURA DELLA LASME ED IL REINTEGRO AL LAVORO DI TUTTI I 174 LAVORATORI.
Ricordiamo nuovamente che domani alle ore 13:00 saremo davanti i cancelli della SATA per la distribuzione di volantini per ricordare a tutti che gli operai della LASME non mollano.

giovedì 17 settembre 2009

Nuovo slittamento incontro presso il Ministero

Oggi per l'ennesima volta, siamo venuti a conoscenza che l'incontro previsto per il giorno 21 è stato nuovamente rinviato a causa dell'assenza di una delle sigle sindacali, pertanto è stato spostato per il 23.
Sembra ormai una trafila interminabile, nella quale ci si stà accorgendo che forse qualcuno stà riuscendo nell'intendo di metterci gli uni contro gli altri.
A voce alta ribadiamo che noi dobbiamo essere compatti in questa lotta, e soprattutto non dobbiamo seguire quelle voci che indicano una apertura parziale della Lasme, come è venuto fuori oggi in assemblea.
Noi non ci stiamo a questi giochi a dir poco squallidi, ma soprattutto sulla pelle nostra.
Rivendichiamo il sacrosando diritto di essere rappresentati da persone che sappiano combattere al nostro fianco per un diritto,quello del lavoro, ormai violato.
Al fine di sensibilizzare gli altri operai, nella giornata di Martedì 22 sarà distribuito un volantino nei pressi dei cancelli della SATA, dove verrà ribadito nuovamente cosa chiediamo e cioè il reintegro totale dei 174 lavoratori, non si accetteranno compromessi di alcun genere.

mercoledì 16 settembre 2009

Incontro slittato

L'incontro a Roma presso il Ministero previsto per oggi, è stato spostato a Lunedì 21.
Quali sono le cause di questo spostamento, sarà forse una ulteriore presa in giro da parte della nostra azienda?
Per ora non è dato saperlo, spero che qualcuno ci dia delle spiegazioni.
Come sempre tutti coloro che volessero aderire alla trasferta a Roma sono pregati di dare la propria adesione presso il nostro presidio.

sabato 12 settembre 2009

Nuovo incontro presso il Ministero


Sarà forse il giorno 16 Settembre il giorno decisivo sul futuro Lasme?

A chiedercelo siamo in tanti, visto che in tale data ci sarà un ulteriore tavolo presso il Ministero a Roma dove l'azienda porterà con sè il piano industriale.

La nostra unica voce è stata e sarà RIAPERTURA TOTALE LASME con il reimpiego totale dei 174 lavoratori.

Chiunque volesse partecipare al corteo che si terrà a Roma nello stesso giorno è pregato di dare la propria disponibilità/adesione presso il presidio Lasme.

Esito incontro presso il Ministero del 04 Settembre


L'esito dell'incontro a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico, sullo stabilimento di Melfi (Potenza) della Lasme è stato commentato in Basilicata da amministratori, uomini politici e sindacalisti. Per il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, “è necessario stare nel confronto che si è aperto, lavorando per difendere le produzioni e il lavoro in Basilicata. Parallelamente è necessario aprirne uno anche nelle sedi istituzionali (ad esempio nella conferenza Stato-Regioni) sui temi dell’industria e sulla presenza della Fiat nel Mezzogiorno. Il Sud – ha concluso Lacorazza – deve tornare ad essere una priorità dell’Italia”. Il segretario regionale della Fiom, Giuseppe Cillis, in una dichiarazione, si è detto “sufficientemente soddisfatto dell’esito dell’incontro perchè l’azienda ha abbandonato l’idea di chiudere lo stabilimento di Melfi. Tutti, Ministero, Regioni e sindacati, comunque devono continuare a impegnarsi affinchè si possano assicurare nuove produzioni e quindi nuovi posti lavori nella fabbrica lucana”. La Uil e la Uilm della Basilicata, in una nota congiunta, hanno definito “interlocutoria la riunione al Ministero. E’ importante valutare oggettivamente il percorso proposto dal Ministero che prevede nel prossimo incontro la presentazione di un piano industriale dove emergano chiaramente le prospettive di riutilizzazione del sito e di ricollocazione dei lavoratori, con la sospensione della procedura di mobilità fino alla data del prossimo incontro. Esprimiamo – hanno concluso Carmine Vaccaro (segretario regionale Uil) e Vincenzo Tortorelli (segretario provinciale di Potenza Uilm) – cauto ottimismo”.Il consigliere regionale Emilia Simonetti (Prc), in una nota, ha detto che “il ritiro della mobilità per i lavoratori della Lasme, con il conseguente ricorso alla cig, è un primo risultato dell’eroica lotta operaia ma è evidente che l’obiettivo centrale resta quello della ripresa della produzione e con essa del ritorno in fabbrica per tutti i 174 lavoratori perchè è quello che gli stessi lavoratori vogliono e non certo strumenti di ammortizzatori sociali. Ora si tratta di continuare la mobilitazione utilizzando nel migliore dei modi il sia pur breve periodo che ci separa al prossimo incontro del 16 settembre – ha concluso Simonetti – per incalzare la proprietà a definire un piano industriale”.Il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe, ha detto che è “necessario che la stessa Fiat intervenga affinchè si possa continuare le produzioni della Lasme 2 nell’area industriale di Melfi. Confermiamo, invece, un giudizio assai negativo sul comportamento della proprietà della Lames che ha prodotto, anche con operazioni al limite del falso in bilancio, la messa in liquidazione di Lasme 2 e realizzerà attività di mera speculazione edilizia nel territorio di Chiavari. La decisione di portare in perdita evidente l’azienda ci sembra volontaria, come ci sembra quantomeno sospetto il comportamento del collegio dei revisori che nella relazione al bilancio si limita a riportare fedelmente la decisione presa dall’azienda senza esprimere alcun giudizio di merito, compito al quale l’organo è chiamato, altrimenti – ha concluso – non se ne comprende l’esistenza e la funzionalità”. Per il segretario generale regionale della Cisl, Nino Falotico, “il vertice di oggi non poteva essere risolutivo perchè la proprietà non era nelle condizioni di presentare una controproposta ai sindacati, ma aver scongiurato la dismissione della fabbrica di Melfi è un primo, anche se parziale risultato, che andrà verificato in sede di presentazione del nuovo piano industriale”. Secondo il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, “la trattativa ha preso un abbrivio positivo, si tratta di un passo importante perchè adesso esiste un comune impegno per salvare lo stabilimento. Abbiamo tirato per i capelli un’azienda che qualcuno dava già per morta, ora attendiamo il progetto industriale che la proprietà della Lasme si è impegnata a presentare per esprime un giudizio”.In una nota congiunta, il coordinatore regionale del Pdl, sen. Guido Viceconte, e il capogruppo di Fi-Pdl nel Consiglio regionale, Nicola Pagliuca, hanno espresso soddisfazione per l’obiettivo raggiunto nella prima riunione tenutasi presso il Ministero per lo Sviluppo economico riguardo alla crisi della Lasme. Per questo, ringraziano il Ministro Claudio Scajola ed i suoi uffici per l'apporto sostanziale che per il prossimo 16 settembre, data nella quale è prevista la prossima riunione del tavolo, fa auspicare un risultato finalmente positivo. L’aver tenuto una posizione forte e coesa di tutti i soggetti istituzionali, fino a livello nazionale, ivi inclusi i sindacati, è stato fondamentale per realizzare questo primo significativo obiettivo. Siamo convinti – hanno concluso Viceconte e Pagliuca - che il Ministro Scajola, sempre sensibile alle questioni lucane, saprà mettere in campo ogni utile azione sia nei confronti dell’azienda che della Fiat affinchè si possa scongiurare la chiusura del sito industriale”.

martedì 1 settembre 2009

Roma: 04/09/09 Incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico

Come da comunicato presente presso il presidio Lasme, il giorno 04-Settembre ci sarà a Roma un incontro tra Azienda, Sindacati e Ministro.
Vista l'imèportanza dell'incontro è preferibile essere il maggior numero di persone possibili, le adesioni si possono confermare già da subito presso il presidio Lasme.