Oggi presso il presidio Lasme si è tenuta la votazione sulla proposta dell'azienda per la ricollocazione degli operai Lasme che di seguito:
Addì 13 novembre 2009, presso la Regione Basilicata – Dipartimento Formazione Lavoro,
Cultura e Sport – Ufficio Lavoro e Territorio, si è tenuto un incontro per procedere
all’esame congiunto di cui all’art. 4, comma 7, legge n. 223/1991, nell’ambito della
procedura di mobilità avviata dalla Lasme 2 S.r.l. in liquidazione con lettera
raccomandata a.r. del 7 agosto 2009, in relazione alla chiusura del sito produttivo di San
Nicola di Melfi.
A questo riguardo, la Società con il presente documento conferma il percorso alternativo
alla immediata collocazione in mobilità dei lavoratori, illustrato nel corso della riunione.
IPOTESI D’INTESA
a) Lasme 2
1. CIGS e Mobilità
La Lasme 2 farà ricorso alla CIGS per crisi aziendale per cessazione di attività per
tutti i 173 dipendenti, per 24 mesi, con effetto dal 16 novembre 2009 ovvero dal 1
ottobre 2009, qualora il Ministero del Lavoro ne dia la possibilità in sede di
consultazione sindacale.
Nell’ambito della GIGS, la Società presenterà un programma di gestione degli
esuberi, il quale avrà come obiettivo la ricollocazione, anche all’esterno, di tutti i
173 lavoratori. Ciò verrà attuato attraverso diversi strumenti, quali:
a) la ricollocazione presso una New Co.;
b) la ricollocazione guidata (outplacement) all’interno dello stesso settore
(automotive), nel comprensorio di San Nicola di Melfi;
c) la ricollocazione individuale (outplacement) su altri settori, sempre all’interno
del comprensorio industriale di San Nicola di Melfi;
d) la ricollocazione individuale (outplacement), anche su altri settori, al di fuori
del comprensorio industriale di San Nicola di Melfi;
e) la mobilità.
In relazione alla CIGS, la Lasme 2 dichiara sin da ora che, nel previsto verbale di
consultazione sindacale da sottoscrivere presso il Ministero del Lavoro, richiederà,
così come previsto dalla legge, il pagamento diretto dell’integrazione salariale
all’INPS, salvo impegnarsi a provvedere all’anticipazione del trattamento per il
primo mese, da recuperarsi mediante anticipazione sul TFR e/o sulle altre
competenze spettanti ai singoli lavoratori.
Circa la mobilità, la Società si impegna sull’utilizzo della mobilità già avviata con
lettera raccomandata a.r. in data 7 agosto 2009, quale strumento di gestione
degli esuberi di tutti i lavoratori, che sia volontaria nel corso della CIGS (24 mesi),
ed automatica al termine della stessa. Lasme 2 provvederà in tal senso
formulando idonea lettera ad integrazione di quella di avvio della procedura.
In relazione alla mobilità, la Società si impegna sin da ora ad erogare gli incentivi
che saranno concordati con separato verbale di accordo, che prevederà anche
le diverse gradazioni di accompagnamento alle misure di ricollocazione di cui ai
precedenti punti d) ed e) (v. allegato “piano di incentivazione”).
2. Cessione sito produttivo e Reindustrializzazione
La Lasme 2 è attualmente localizzata in uno stabilimento di 12.250 mq. circa,
insistente su un’area complessiva di circa 25.000 mq. Il sito può essere liberato in
via immediata al fine di favorire l’insediamento di una nuova attività produttiva.
2
Pertanto, la Società si impegna sin d’ora ad attivarsi nei confronti della Regione
Basilicata per poter sottoscrivere un accordo per l’utilizzo dello strumento previsto
dall’articolo 17 della legge regionale n. 28/2007, per la reindustrializzazione e la
salvaguardia dei livelli occupazionali nei siti produttivi inattivi sul territorio.
a) NUOVA COMPAGNIA
Una nuova società avvierà, a partire dal 1° febbraio 2010 - salvo poter anticipare al 1
gennaio, ove possa definirsi in tempi rapidi il lay out dello stabile in modo adeguato -,
le produzioni del “modulo porta” dei modelli Lancia 843, Lancia 350-848, Fiat 194 e
Alfa 940, nonché degli “alzacristalli” posteriori - elettrici e manuali - per il modello della
Punto prodotto nello stabilimento SATA di Melfi, e gli alzacristalli del modello FIAT
Ducato 244.
La nuova società si insedierà presso una porzione dello stabilimento della Lasme 2,
fermo restando la necessità di individuare un nuovo sito nell’ambito del comprensorio
industriale di San Nicola di Melfi, al fine di agevolare il processo di reindustrializzazione
della Regione Basilicata, e/o comunque la cessione dello stabile.
A questo riguardo, le Parti convengono sin d’ora di interessare la Regione Basilicata
affinchè si attivi per tale ricerca.
In relazione al carico di lavoro preventivato, la società assumerà gradualmente, ed a
regime, fino ad un massimo di n. 82 unità, rivenienti dai lavoratori ex Lasme 2.
Il personale sarà assunto secondo le esigenze tecnico-produttive ed organizzative
definite dalla nuova società, fermo restando che laddove esistevano in Lasme nuclei
familiari alle dipendenze della medesima società, verrà assunto 1 solo lavoratore.
Qualora la società dovesse in futuro ricorrere ad ulteriori nuove assunzioni, sempre
sulla base delle esigenze tecniche, produttive ed organizzative, attingerà in via
prioritaria dai dipendenti ex Lasme 2, entro e non oltre il 30 giugno 2010.
La nuova società applicherà ai dipendenti il CCNL Industria Metalmeccanica Privata,
e garantirà ai lavoratori il mantenimento del livello economico e normativo di cui
godevano presso la Lasme 2.
PIANO INCENTIVAZIONI
Per meglio agevolare la trattativa sul percorso alternativo necessario per scongiurare
l’immediata collocazione in mobilità dei lavoratori della Lasme 2, la Società si impegna
che all’atto della collocazione in mobilità - quale strumento di gestione degli esuberi - ai
lavoratori interessati sarà riconosciuta dalla Società una somma lorda, a titolo di incentivo
all’esodo, secondo il meccanismo qui di seguito indicato, da calcolarsi sulla base del
diritto a permanere nelle liste di mobilità, in relazione al parametro dell’età:
1. € 8.500,00=(ottomilacinquecento/00), nel caso di permanenza per 24 mesi
nelle liste;
2. € 10.000,00=(diecimila/00), nel caso di permanenza per 36 mesi nelle liste;
3. € 11.500,00=(undicimilacinquecento/00), nel caso di permanenza per 48 mesi
nelle liste.
Tale importo sarà erogato all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro, previa
accettazione del lavoratore della sua collocazione in mobilità e rinuncia espressa a
qualsivoglia pretesa nei confronti della Società, che sarà formalizzata mediante
sottoscrizione di idoneo verbale di conciliazione in sede sindacale ex art. 411 e ss. c.p.c..
L’incentivo non verrà erogato ai seguenti lavoratori:
a. coloro i quali saranno ricollocati presso la New Co., quale strumento di gestione degli
esuberi;
3
b. coloro i quali saranno ricollocati attraverso un percorso guidato (outplacement),
all’interno dello stesso settore (automotive), nel comprensorio di San Nicola di Melfi;
c. coloro i quali saranno ricollocati attraverso un percorso guidato (outplacement), su
altri settori, nel comprensorio di San Nicola di Melfi;
d. coloro i quali saranno ricollocati attraverso gli strumenti regionali della
reindustrializzazione, nell’ipotesi in cui tale lo strumento sia risultato praticabile.
Per coloro i quali sia stata realizzata la ricollocazione individuale (outplacement), su altri
settori, al di fuori del comprensorio industriale di San Nicola di Melfi, è prevista
l’erogazione di una somma lorda pari al 30% della incentivazione di cui sopra, secondo il
periodo di permanenza nelle liste di mobilità.
Inoltre, in aggiunta alla predetta somma, la Società riconoscerà un ulteriore importo lordo
a titolo di transazione e saldo pari alla somma lorda dovuta al lavoratore quale indennità
di mancato preavviso. In ragione di ciò e a tal fine, Società e ciascun lavoratore si
daranno reciprocamente atto di aver rispettato i termini del preavviso contrattuale in
servizio
Il programma di gestione degli esuberi, comprensivo delle somme di cui al punto
precedente, prevede una cifra massima lorda disponibile pari ad €
950.000,00=(novecentocinquantamila/00).
Resta inteso che il contenuto il presente piano di incentivazione sarà previsto quale
allegato del verbale di accordo di consultazione della mobilità, che le parti
sottoscriveranno quale strumento di gestione degli esuberi.
F.to L’Azienda
( Tratto dal sito Lames )
Le domande sono tante tipo:
Con le produzioni che la Lames intende riportare le 82 persone da riassumere non sono troppe?
Non sarà che forse stà cercando di non pagare la cassa integrazione buttandoci solamente un pò di fumo negli occhi?
A regime scrive l'azienda saranno riassunte, ma ci sarà una produzione a regime con le sole produzioni riportate?
Non si parla poi delle 15 persone che dovranno essere assunte da una azienda di Logistica che qualche giorno fà ha licenziato delle persone.
E ancora, cosa succede se allo scadere dell' anno di cassa integrazione non New Co non riesce ad assorbire tutti gli 82 operai?
E gli altri che rimarranno fuori ?
Un bel pò di punti interrogativi che hanno portato una maggioranza di lavoratori a votare NO a tale proposta.
Nel frattempo le tutti i sindacati sono negli uffici regionali al fine di fissare con urgenza un nuovo tavolo delle trattative.
mercoledì 18 novembre 2009
mercoledì 11 novembre 2009
Il tempo stringe
A ricordarci che il tempo passa e che non manca tanto allo scadere dei 75 giorni è la data di oggi 11 NOVEMBRE, dato che i giorni scadono il 13 Novembre.
E cosa si è mosso dall'ultima assemblea tenutasi in Lasme la scorsa settimana dopo ben TRE settimane di silenzio delle sigle sindacali?
NIENTE............
Ci era stato assicurato che non perdevamo la cassa integrazione, invece non è affatto così dato che allo scadere dei termini si và direttamente in mobilità, poi per detta di qualcuno si vedrà di trattare.
Che gioco stano facendo i sindacati, dato che proprio nell'ultima assemblea sembrava cosa fatta per quanto concerne l'ultimo incontro al Ministero ed ora a distanza di qualche giorno non si è saputo più nulla.
E gli operai chi li pensa, forse i Sindacati non sanno che comunque Due anni in più di cassa integrazione a noi sono molto utili.
E cosa si è mosso dall'ultima assemblea tenutasi in Lasme la scorsa settimana dopo ben TRE settimane di silenzio delle sigle sindacali?
NIENTE............
Ci era stato assicurato che non perdevamo la cassa integrazione, invece non è affatto così dato che allo scadere dei termini si và direttamente in mobilità, poi per detta di qualcuno si vedrà di trattare.
Che gioco stano facendo i sindacati, dato che proprio nell'ultima assemblea sembrava cosa fatta per quanto concerne l'ultimo incontro al Ministero ed ora a distanza di qualche giorno non si è saputo più nulla.
E gli operai chi li pensa, forse i Sindacati non sanno che comunque Due anni in più di cassa integrazione a noi sono molto utili.
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